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Naine Charles (1874-1926),
uno dei capi del Partito socialdemocratico svizzero. Prima internazionalista, poi centrista, all'epoca della prima guerra mondiale; in seguito si schierò con l'ala opportunista della socialdemocrazia svizzera. Nel 1919 auspicò il ripristino della II Internazionale. Negli anni 1919-21 prese parte alla fondazione dell'Internazionale due e mezzo.
Nansen Fridtjof (1861-1930),
celebre scienziato e filantropo norvegese, esploratore artico, noto esponente della vita pubblica. Negli anni della prima guerra mondiale Nansen si adoperò a migliorare la situazione dei prigionieri di guerra e fu Commissario supremo della SDN per gli affari dei prigionieri di guerra. Nel 1921, durante la carestia in Russia, costituì una commissione internazionale per portare soccorso alle popolazioni colpite.
Napoleone I Bonaparte (1769-1821),
Imperatore dei francesi dal 1804 al 1814 e nel 1815.
Napoleone III (1808-1873),
nipote di Napoleone I e anch'egli imperatore francese (1852-70). Presidente della Seconda Repubblica dopo la guerra Franco-Prussiana. Marx scrisse di lui nel Il 18 Brumaio di Luigi Bonaparte.
Natanson, Mark Andreyevich (1850-1919),
leader dei socialisti-rivoluzionari russi.
Naville Pierre
era entrato nel PCF nel 1926, dopo aver militato nella gioventù comunista e aver partecipato al movimento surrealista. Aveva aderito immediatamente all'OSI trasformando la rivista Clarté, di cui era direttore, ne La Lutte de classes e facendone la rivista teorica dell'OSI in Francia. Era stato tra i fondatori de La Verité e della Ligue Communiste di cui rimase dirigente fino al momento del suo conflitto con Molinier (1930-31) che lo aveva sostituito alla direzione dell'organizzazione e del giornale. Svolgerà un ruolo importante nella fondazione della Quarta Internazionale nel 1938, ma dopo la guerra romperà col movimento 'trotzkista' avvicinandosi alla socialdemocrazia. La sua opera teorica costituisce uno dei contributi più vasti al marxismo moderno, per ricchezza di temi e di elaborazione.
Nekrasov N. V. (1879 - ),
cadetto; nel '17 fece parte del Governo Provvisorio borghese quale ministro dei trasporti e delle finanze.
Nenni Pietro (1891-1980),
tra i più accesi oppositori all'adesione del PSI all'Internazionale. Rimasto nel PSI all'epoca della scissione del '22 (che darà vita al PSIU di Turati e Modigliani) si adopererà negli anni successivi per una riunificazione dei due Partiti. L'intento verrà raggiunto nel '30, quando la maggior parte del PSI si ricongiungerà con i 'destri' del PSU, mentre la minoranza di sinistra continuerà a dar vita al Partito socialista italiano (massimalista).
Nepenin A. I. (1871-1917),
vice ammiraglio della flotta zarista, poi (1916) ammiraglio della Flotta del Baltico; fu ucciso dai marinai insorti.
Nerman Ture (1886 - ),
socialdemocratico di sinistra svedese, poeta e scrittore. Internazionalista durante il conflitto mondiale, aderì alla sinistra di Zimmerwald. Negli anni 1916-18 fu direttore del giornale Politiken, organo dell'opposizione di sinistra del partito socialdemocratico svedese.
Neumayer Maximilian-Georg-Joseph (1789-1866),
Generale francese, sostenitore del partito dell'ordine. Capo di stato maggiore di Changarnier.
Ney Napoléon-Henri-Edgard (1812-1882),
Generale francese, bonapartista, ufficiale dell'ordinanza del presidente Luigi Bonaparte. Figlio di un maresciallo napoleonico. Partecipò alla spedizione contro la Repubblica romana e fu incaricato da L. Napoleone di una missione presso il governo papale. Fu aiutante di campo di Napoleone III che lo nominò successivamente maresciallo di Francia.
Nicola I Romanov (1796-1855),
imperatore di Russia dal 1825 al 1855. Soprannominato 'Nicola dal Grande Bastone' per i suoi metodi repressivi. A lui successe Alessandro II.
Nicola II Romanov (1868-1918),
ultimo zar di Russia (1894-1917). Soprannominato 'Nicola il sanguinario' dopo che ebbe ordinato i massacri della Domenica Insanguinata nel 1905.
Nietzsche, Friedrich (1844-1900),
filosofo tedesco, di famiglia fortemente religiosa (luterana), fautore del Volontarismo; Nietzsche cercò di smascherare i reali motivi sottostanti la religione, la moralità e la filosofia della tradizionale cultura occidentale. Egli criticò con forza la moralità tradizionale incentrata sulle tipologie di 'padrone' e 'schiavo', sostenendo che la distinzione tra 'bene' e 'male' fosse nient'altro una non-morale consacrazione degli interessi dei privilegiati.
Nel 1868 Nietzsche scoprì la filosofia di Arthur Schopenhauer e fece conoscenza con Erwin Rohde, col quale instaurò una duratura amicizia. Due anni dopo, durante la guerra franco-prussiana, egli servì da medico volontario; in quest'occasione egli contrasse la difterite, malattia che avrà permanenti ripercussioni sulla sua salute.
Nietzsche fu a lungo molto amico ed ammiratore di Richard Wagner, ma il sempre maggiore rifarsi a motivi religiosi (come nel Parsifal) ed il crescente sciovinismo ed antisemitismo di quest'ultimo, portarono al collasso questa amicizia.
Nel 1889 cominciò a perdere completamente le sue facoltà mentali, situazione nella quale visse gli ultimi 11 anni della sua vita.
L'associazione del nome di Nietzsche col fascismo è dovuto più che altro dall'uso dei suoi lavori fattone da sua sorella Elisabeth, moglie di uno dei massimi esponenti dell'antisemitismo, Bernhard Förster. Elisabeth uno spietato controllo sul patrimonio letterario del fratello, pubblicando collezioni degli scritti dal lui scartati, come ad esempio La volontà di potenza (1901), commettendo anche meschine contraffazioni.
La storia della filosofia, teologia e psicologia del ventesimo secolo è inintelligibile se non si considera Nietzsche. I filosofi tedeschi Scheler, Jaspers ed Heidegger, ed i francesi Camus, Deridda e Foucault, devono tutti molto a Nietzsche; lo stesso vale per gli psicologi Adler, Jung e persino Freud e per i poeti e novellisti Thomas Mann, Hermann Hesse, André Malraux, André Gide, George Bernard Shaw, Rainer Maria Rilke, Stefan George e William Butler Yeats.
Nieuwenhuis, Ferdinand (1846-1919),
socialista olandese, fondatore del Partito socialdemocratico del suo paese. Tradusse nella dua lingua Il Capitale.
Nikitin A. M. (1876 - ),
menscevico, di professione giurista; dopo gli avvenimenti del luglio '17 fu ministro delle poste e dei telegrafi prima e deli interni poi.
Nitti Francesco Saverio (1868-1953),
deputato dal 1904, assunse varie cariche ministeriali nel governo Giolitti (1911-14) e in quello Orlando (1917-19) rappresentando l'ala liberale democratico-borghese aperta alla collaborazione socialista; fu Presidente del consiglio e ministro dell'Interno in uno dei periodi più drammatici del dopoguerra (23 giugno 1919 – 15 giugno 1920) attirandosi le critiche dei settori borghesi di destra e di centro per la sua politica di 'apertura a sinistra'.
Nobs Ernest (1867-1957),
uno dei capi del partito socialdemocratico svizzero; allo scoppio della prima guerra mondiale aderì agli internazionalisti, poi, nel 1917, si collocò su posizioni centriste-pacifiste. Negli anni '20 fece parte dell'ala opportunistica della socialdemocrazia svizzera.
Noghin V. P. (1878-1924),
rivoluzionario di professione, bolscevico. Dopo la vittoria della Rivoluzione d'Ottobre divenne Commissario del popolo al commercio e all'industria. Nel novembre 1917 fu partigiano di un governo di coalizione con menscevichi e socialisti-rivoluzionari. Annunciando il suo disaccordo con la politica del partito, uscì dal CC e dal governo. In seguito si ravvide e tornò ad occupare posti di responsabilità.
Noske, Gustav (1868-1946),
socialdemocratico tedesco di destra. Sostenne gli interessi imperialistici della Germania durante la prima guerra mondiale e diede il suo appoggio alla repressione delle rivolte spartachiste. Mandante dell'assassinio di Rosa Luxemburg e Karl Liebknecht.
Novack, George (1905-198?),
marxista americano, si unì alla SWP Trotzkista nel 1933 e fu membro del suo Comitato Nazionale dal 1941. Autore di molti libri di filosofia marxista, compreso il largamente disponibile Introduzione alla logica del marxismo.
Ultima modifica 27.06.2001