Scritto il 15 settembre 1936.
Prima pubblicazione: Komsomolskaya Pravda
Tradotto da Clara Statello, Marzo 2009
Il giorno sta albeggiando sulle alture della Sierra di Guadarrama. Pagine di storia, piene di eroico entusiamo, sono state scritte col sangue dei nostri gloriosi combattenti sui pendii di queste montagne. Questa è la prima volta che i cuori dei nostri soldati sono riempiti da una profonda coscienza di classe. I lavoratori e i contadini stanno combattendo fianco a fianco al fronte. Il ghiaccio è stato sciolto. I muri d'odio eretti dagli sfruttatori e dai parassiti sono stati rasi al suolo.
I campi del nostro paese sono stati irrigati col sangue e seminati con i corpi dei combattenti caduti. Ma il futuro promette un copioso raccolto. Le madri non piangano sui corpi dei figli caduti.
Siano fiere di aver dato alla luce questi eroi. Le spose e le sorelle si affrettino a raggiungere il fronte per prendere il posto dei mariti e dei fratelli uccisi o feriti. Anche loro siano pronte a sacrificare le loro vite per la causa della libertà, perché un solo pensiero le ispira: il fascismo deve essere sconfitto!
Dietro il fronte, nelle retrovie, ogni uomo è al suo posto: si stanno forgiando le armi, si stanno corazzando i camion, si stanno preparando i fucili e le munizioni per equipaggiare l'esercito del popolo spagnolo, che è il corpo e l'anima del popolo. Per i figli dei partigiani che sono caduti al fronte si stanno organizzando case in cui verranno portati e curati amorevolmente.
Gli uomini e le donne di Spagna si sono sollevati in un sol corpo, ispirati da un desiderio eroico, magnifico e potente. Il popolo Spagnolo dai Pirenei, guarda fisso il mondo e, fiero del coraggio dei suoi figli e figlie, proclama a gran voce: il fascismo deve essere distrutto!
La nostra voce è udita in ogni parte del mondo; è udita dalle immense masse di gente. In Unione Sovietica e in Francia, in Messico e in Norvegia, a Cuba e in Argentina, in tutti questi paesi la gente ha compreso il significato della nostra battaglia per la libertà e la democrazia.
La vittoria del popolo Spagnolo sulle forze della reazione, che vuole affondare i suoi artigli nel cuore della Spagna, significherà una vittoria per la democrazia nel mondo.
Noi stiamo marciando avanti lungo un cammino disseminato dei corpi dei nostri soldati caduti e intriso del sangue di alcuni dei migliori figli del popolo Spagnolo. Ma siamo fermamente convinti che questo cammino ci porterà a una decisiva vittoria sul fascismo. Allora avanti, compagni! Le nazioni che stanno soffrendo sotto il terribile giogo del fascismo ci guardano con speranza e attendono la nostra vittoria.
Il nostro urlo di guerra "Il fascismo non deve vincere!" è stato udito in tutto il mondo
Ultima modifica 13.03.2009