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Gagarin A. V.
principe, generale dell'esercito zarista. Dopo la rivoluzione di febbraio fu condante della Divisione indigena del Caucaso, partecipante attivo alla rivolta di Kornilov.
Gallacher W.,
membro del "Consiglio operaio della Scozia" di Glasgow. Paragonato da Lenin ai "comunistri di sinistra" criticati ne L'estremismo - malattia infantile del comunismo
Galliffet, Gaston Alexandre Auguste (1830-1909)
generale francese, boia della Comune di Parigi. Negli anni 1899-1900 ministro della guerra nel governo Waldesk-Rousseau.
Gay (Ghe) A. Iu
fu uno degli anarchici russi che simpatizzarono con i bolscevichi e collaborarono con essi anche dopo la rivoluzione d'Ottobre. Fu membro del Comitato esecutivo centrale dei Soviet e del governo sovietico del Caucaso del nord. Nel 1919 cadde vittima del terrore bianco nel corso della guerra civile.
Geib, Wilhelm (1842-1879),
libraio, lassalliano, redattore dell’organo degli eisenachiani Volksstaat, nel 1869 aderisce alla I Internazionale, poi è tra i fondatori della SDAP (il Partito Operaio Socialdemocratico tedesco).
Geithner, Otto (1876-1948),
giornalista tedesco, si unì al SPD nel 1890; nel 1915 fece parte dello Spartakusbund; nel 1920 fu tra i fondatori del KPD, dal quale fu espulso nel 1926.
Gentile, Giovanni (1875-1944)
filosofo e storico della filosofia fascista; collaboratore, con Benedetto Croce, della rivista Critica; nel 1920 fondò e diresse il Giornale critico della filosofia italiana. Per il fascismo ricoprì la carica di Ministro dell'istruzione (1922-24) e poi, anche se ormai distante dalla politica attiva, di senatore. Pur aderendo al regime non mostrò mai intransigenza verso le persone di opposti convincimenti.
Gentiloni Vincenzo Ottorino (1865-1916)
uomo politico fortemente legato al Vaticano, mirava a far entrare i cattolici nella vita politica del paese. Il 'patto Gentiloni' (1913) assicurava l'appoggio dell'Unione elettorale cattolica italiana (di cui Gentiloni era presidente) ai candidati liberali che avessero accolto un programma strutturato in sette punti (tra cui l'insegnamento religioso nelle scuole e l'avversione al divorzio).
Geoff Pilling (1940-1997)
insieme a Cyril Smith, Cliff Slaughter e Tom Kemp, parte del gruppo di intellettuali che negli anni cinquanta e sessanta si unirono al movimento trotskysta in Gran Bretagna. Geoff è morto il 21 agosto 1997, ancora membro attivo del W.R.P. in Inghilterra.
George Henry (1839-1897)
economista americano, sostenitore della socializzazione delle terre come mezzo di riforma del capitalismo.
Ghegheckori E. P. (1879 - )
menscevico, dal novembre '17 presidente del governo controrivoluzionario della Transcaucasia, in seguito ministro degli esteri e vicepresidente del governo menscevico della Georgia.
Ghermanov L. (Frumkin M. I.) (1878-1939)
bolscevico russo, dopo la Rivoluzione d'Ottobre occupò posti di responsabilità nell'apparato statale e del partito; membro attivo dell'opposizione di destra, fu espulso nel 1937.
Gimenez Martha
argentina di origine, insegna sociologia negli Stati Uniti. ha scritto un gran numero di lavori indirizzati al femminismo-marxista contemporaneo. È stata tra i pionieri dell'inserimento su internet degli scritti marxisti e della sinistra internazionale, fondando il Progressive Sociologists Network ed anche il Marx/Engels Internet Archive.
Giolitti Giovanni (1842-1928)
statista liberale che dominò la scena politica italiana nei primi anni del '900, curò sempre i dialoghi con i riformisti del movimento operaio. Nel 1920 il suo governo riuscì, adottando un'apparente politica di neutralità ed ottenendo l'appoggio di riformisti e sindacati, a mantenere la situazione sotto controllo. Prima dell'apertura ai fascisti e dello scioglimento delle Camere nel '21, Giolitti tentò di usare il riformismo turatiano per il superamento della profonda crisi sociale e politica che travagliava il paese, proponendo ancora una volta a Turati di entrare al Governo.
Giordania (Kostrov) N. N. (1870-1953)
socialdemocratico, capo dei menscevichi del Caucaso. Dopo la rivoluzione di febbraio fu presidente del Soviet dei deputai operai di Tiflis. Negli anni 1918-1921 fu alla testa del governo menscevico controrivoluzionario della Georgia.
Girgio V (1819-1878),
Re di Hannover dal 1851 al 1866.
Girardin, Èmile de (1806-1881),
fondatore di parecchi giornali, di cui il più famoso fu la Presse, noto per il suo distacco dalle tradizioni della stampa periodica e per la sua vivacità polemica. Sotto la Monarchia di luglio fu deputato della maggioranza ministeriale, da cui si staccò per contrasti col Guizot. Eletto alla Legislativa, si schierò coi Montagnardi. Esiliato dopo il colpo di stato del 2 dicembre, rientrò in Francia nel 1856, riprendendo la propria attività giornalistica. Si accostò all'Impero nel 1870. Fu nuovamente depurato nel 1877.
Giraud, Charles Joseph Barthélemy (1802-1881),
Giurista. Nel 1851 fu per due brevi periodi ministro della pubblica istruzione. Successivamente membro del consiglio di Stato e professore universitario.
Glebov N., vedi Avilov N. P.
Glotzer Albert (1908 - ),
era uno dei dirigenti della gioventù comunista americana; nel 1928 fu espulso dal partito per aver richiesto una discussione sul “caso Trotsky”. Aderì quindi all’Opposizione. Fu poi dirigente della Communist League of America, per essa si occupava della questione giovanile; in quel periodo soggiornò più volte a Prinkipo, in Turchia, dove Trotsky scontava il suo esilio. Glotzer gli fece visita parecchie volte per diverse settimane (in seguito fece visita a Trotsky in Francia, nel 1934, ed in Messico, 1937). La visita in Turchia fu seguita da un giro negli USA e nel Canada nel 1932 per trattare il tema più importante di quei giorni: il pericolo nazista in Germania e la necessità avanzata da Trotsky di creare un fronte unito contro i nazisti per evitare che tutto venisse perso.
Cronista nelle aule di tribunale per occupazione, fece da cronista anche riguardo la Commissione di Inchiesta John Dewey che, in Messico, prese la testimonianza di Trotsky sui processi moscoviti.
Negli anni 1936-37, Glotzer fu membro del Socialist Party e, nel 1938, uno dei fondatori del Socialist Workers. In tale partito scoppiò, nei primi due anni di vita, una disputa nella quale Glotzer ed altri leader, insieme ad una minoranza dei membri, rigettarono la teoria trotskysta dell’Urss come Stato Operaio. Essi, infatti, consideravano l’Urss come una nuova società totalitaria, non difendibile a causa delle violazioni della libertà e della democrazia in essa perpetuate. Questa rottura con Trotsky portò, nel 1940, la nascita del Worker's Party (poi rinominato Independent Socialist League - ISL). Al Glotzer fu uno dei suoi fondatori, membro del suo Comitato politico nazionale; scrisse per il Labor Action ed il The New International. Nel 1958 l’ISL entrò a far parte del Socialist Party, il quale successivamente divenne partito dei Socialisti Democratici.
Nel 1990 ha scritto il libro Trotsky, Memoir and Critique .
Gobetti Pietro (1901-1926)
a diciassette anni fondò il periodico Energie Nove, cui collaborarono anche Croce, Gentile ed Einaudi. Nel dopoguerra si avvicinò a Gramsci e lavorò come critico teatrale e letterario per l'Ordine nuovo. Nel '22 fondò il settimanale La Rivoluzione Liberale. Nel '24 fondò il periodico di cultura letteraria Il Baretti, cui collaborarono Croce, Salvemini, Montale, ecc. Avverso al fascismo fu costretto ad emigrare a Parigi, dove morì.
Considerando il Risorgimento come rivoluzione fallita a causa della mancata partecipazione del popolo ancora immaturo, egli vedeva nella classe operaia settentrionale e nella classe contadina meridionale le forze che potessero liberare tutte le parti vive della società italiana e fondare uno Stato basato sull'adesione di tutto il popolo. Su questa base mirò a conciliare l'ascesa socialista delle masse popolari con la prassi liberale.
Goebbels
criminale nazista.
Goldendach David Borisovich, vedi David Riazanov
Goldenberg I. P. (1873-1922)
socialdemocratico russo, difensista all'epoca della prima guerra mondiale, seguace di Plechanov.
Goltz Rüdiger (1865-1930)
generale tedesco; nell'aprile 1928 fu alla testa delle truppe tedesche inviate in Russia; represse la rivoluzione operaia in Finlandia con l'aiuto delle truppe bianche finlandesi. Nel gennaio 1919 fu comandante in capo delle truppe d'occupazione tedesche nei paesi baltici.
Gompers Samuel (1850-1924)
esponente del movimento sindacale americano; uno dei fondatori della Federazione Americana del Lavoro (AFL), seguì una politica di collaborazione di classe con i capitalisti e osteggiò la lotta rivoluzionaria operaia. Negli anni della prima guerra mondiale fu socialsciovinista.
Gomulka, Wladyslaw (1905-),
divenuto leader del Partito operaio polacco dopo l’occupazione nazista del 1943, fu il più importante leader popolare nella Polonia post-bellica. Nel 1948 venne rimosso sotto pressione sovietica per aver rifiutato la svolta sinistra, e soprattutto la collettivizzazione forzata dell’agricoltura. Successivamente egli venne rimesso alla guida del partito, e negoziò un compromesso tra Khrushchev ed il lavoratori polacchi. Mentre Gomulka organizzava la repressione degli studenti di Varsavia del 1968, pare si sia opposto, seppur in vano, alla seguente ondata di antisemitismo nella leadership del PC polacco.
Gomulka fu sempre un puro nazionalista polacco; venne infine completametne screditato dopo aver ordinato, nel 1970, l’uso della forza contro gli scioperanti di Gdansk, e venne quindi rimpiazzato da Edward Gierek.
Gorbachev, Mikhail (1931-),
studiò legge all'Università di Mosca; si unì al Partito comunista nel 1952, a 21 anni; dal '70 al '78 fu organizzatore distrettuale del partito. Nel 1985 divenne Segretario generale del partito; al 27esimo congresso del PCUS (febbraio 1986) lancio la sua campagna per la trasparenza (glasnost) ed il rinnovamento (perestroika). Dopo il crollo dell'Urss nel 1991, Gorbachev commentò: "Il lavoro principale della mia vita è compiuto. Ho fatto quel che ho potuto, penso che molti altri al posto mio si sarebbero ritirati molto tempo fa. Ma io son riuscito a portre avanti l'idea della perestroika, anche se non senza errori". Gorbachev è stato considerato in occidente come la forza motrice del cambiamento in Russia.
Gordon, Sam (1910 -),
comunista americano, trotskysta.
Gorki Maxim (pseudonimo di Aleksj Maximovic Peskov) (1868-1936)
narratore e autore drammatico russo; nel 1889 fu arrestato per aver avuto rapporti coi sorvegliati politici, solo qualche anno dopo comincerà a pubblicare racconti; inizialmente liberaleggiante. Gorki andò sempre più ad avvicinarsi ai rivoluzionari, dando alla sua opera un carattere fortemente sociale; nel 1905 entrò nel partito bolscevico ed aiutò ad organizzare il primo giornale legale di questo partito. Lo stesso anno venne rinchiuso nella fortezza di Pietro e Paolo a Pietroburgo per i suoi coinvolgimenti nei moti popolari, liberato l’anno successivo emigrò in Italia (a Capri), dove con altri russi (tra cui Lenin) organizzò una scuola di propaganda marxista. Negli anni della prima guerra imperialista mondiale, Gorky abbandonò il bolscevismo, opponendosi persino alla Rivoluzione d'Ottobre. Abbandonata l'URSS nel 1921, vi ritornerà (difendendo Stalin) solo nel 1931, per dedicarsi all’educazione dei nuovi scrittori.
Lenin apprezzò sempre Gorki come artista, non mancò però di bacchettarlo e criticarlo anche in modo severo su questioni politiche
(si veda, ad esempio, la Lettera da lontano del 12 (25) marzo 1917).
Gorter Hermann (1864-1927)
poeta e rappresentante di punta del marxismo in Olanda, aderì al
partito socialdemocratico nel 1896. Nel
1907 fu uno dei fondatori del giornale De Tribune, organo dell'ala
sinistra del partito operaio socialdemocratico olandese. Avversario del
revisionismo e fautore dello «sciopero di massa», venne espulso nel 1909 e
fondò un'organizzazione alla sinistra del partito ufficiale. Oppositore della
guerra nel 1914, aderì alla sinistra zimmerwaldiana e, nel 1918, fu uno dei
fondatori del partito comunista olandese. Trasferitosi in Germania sul finire
di quello stesso anno, divenne con Otto Ruhle la personalità più brillante
della sinistra del partito comunista tedesco. Membro del Bureau di Amsterdam
dell'Internazionale Comunista, nel 1919-20 entrò in conflitto con gli organismi
dirigenti di quest'ultima a causa delle sue posizioni di tipo settario.
Nell'aprile del 1920 fu tra gli artefici della creazione del partito operaio
comunista tedesco (KAPD), del quale fu il principale teorico. Morì durante un
viaggio in Belgio.
Gots A. R. (1882-1940), (anche Gotz)
uno dei capi del partito dei socialisti-rivoluzionari. Dopo la rivoluzione di febbraio fu membro del Soviet di Pietrogrado e del 'Comitato per la salvezza della patria e della rivoluzione', di ispirazione controrivoluzionaria. Dopo l'Ottobre lottò attivamente contro il potere sovietico.
Goudeaux Henri (1881-1961)
francese, socialista dal 1900; nel 1920 fece parte del comitato per la ricostituzione della II Internazionale, poi entrò nel partito comunista francese e fu membro del suo CC.
Gourget Pierre (pseudonimo Barozine)
uno dei sindacalisti della Ligue (settore scuola) più impegnato nell'attività dell'Opposizione unitaria creata in funzione antistalinista all'interno della CGTU. Gourget venne accusato da Molinier e Pierre Frank di 'deviazione sindacalista', e lo stesso Trotsky polemizza duramente con lui.
Graber Ernest Paul (1875 - )
socialdemocratico svizzero, all'inizio della prima guerra mondiale aderì agli internazionalisti e si schierò con la sinistra del partito, poi però assunse posizioni centriste ed infine (nel 1918), passò definitivamente all'ala destra. Nel 1919 divenne segretario della socialdemocrazia svizzera e fu tra i fondatori dell'Internazionale due e mezzo.
Gracco Caio Sempronio (153-121 a.C.),
Tribuno del popolo romano 123-122 a.C.
Gracco Tiberio Sempronio (162-133 a.C.),
Tribuno del popolo romano nel 133 a.C.
Gramsci, Antonio (1891-1937)
nasce ad Ales (Oristano) il 22 gennaio 1891, dove trascorre un'infanzia funestata dall'incarcerazione del padre (per un atto di 'giustizia trafficata' in seguito alle elezioni del marzo 1897), dalle conseguenti difficoltà economiche che non lo abbandoneranno per molto tempo e da una caduta che poco dopo sarà forse la causa di una malformazione irreversibile alla colonna vertebrale. Col procedere dell'indebolimento fisico tenderà a diventare 'tutto cervello'. Dalla sua compagna, Julka Schucht, conosciuta a Mosca nel '22, ebbe due figli. Le sue prime esperienze come giornalista le ebbe ancora giovane a Cagliari come corrispondente dell' 'Unione Sarda'. Dopo aver preso il diploma si trasferì Torino per frequentare l'Università, grazie a una borsa di studio per studenti poveri che vinse in regolare concorso (9° Gramsci, 2° Togliatti, vengono entrambi dalla Sardegna e da allora inizia la loro amicizia). Le privazioni, la denutrizione e il freddo gli procurano un esaurimento fisico, ma non gli spengono la curiosità intellettuale. Fa amicizia con Tasca, l'unico dell'ambiente studentesco ad avere interessi politici, e con Terracini. Nel 1919 fonderanno insieme il settimanale (e dal gennaio 1921 quotidiano) "Ordine Nuovo". E' attento a Croce, perché antipositivista e quindi antideterminista, e proverà per lui sempre grande ammirazione per l'importanza data alla sovrastruttura, alla cultura, nel rapporto dialettico con la struttura economica, che in Gramsci diventerà esaltazione del ruolo dell'Intellettuale. Lasciata l'Università nel '15, segue con passione gli scioperi contro la guerra e si dedica al giornalismo da socialista, ma non firma gli articoli. Il suo idealismo giovanile si esprime col rifiuto del determinismo positivista proprio della "pseudo-scienza", ma anche del riformismo e del massimalismo socialista della II Internazionale, e con l'esaltazione del volontarismo dei bolscevichi e della soggettività (La rivoluzione contro il capitale, 1918). Si nota già l'antidogmatismo nei confronti del marxismo, che rimarrà uno dei tratti tipici del suo pensiero fino alla morte. In occasione dell'occupazione delle fabbriche del '20 il gruppo di 'Ordine Nuovo' riesce ad orientare le lotte della classe operaia torinese: considera le Commissioni interne presenti nella fabbrica l'embrione della democrazia consiliare, dei soviet, come autogoverno dei produttori, e quindi del governo operaio. La sconfitta lo fa riflettere sulla necessità del Partito per dirigere i movimenti sociali; isolato nel partito, in contrasto con Bordiga, Tasca, Terracini e Togliatti sui Consigli di fabbrica, sul partito rivoluzionario, sull'atteggiamento dei Socialisti, è convinto che 'la fase attuale della lotta di classe in Italia è la fase che precede: o la conquista del potere da parte del proletariato rivoluzionario [...] o una tremenda reazione da parte della classe proprietaria assieme alla classe governativa e nessuna violenza sarà trascurata'. Al Congresso di Livorno del 1921 c'è la rottura coi Socialisti riformisti e la costituzione del P.C.d'I, anche dietro invito dell'Internazionale ad espellere dal partito socialista i riformisti. Intanto numerosi sono gli arresti nel P.C.d'I., tanto da disgregare il vecchio gruppo di 'Ordine Nuovo' e lo stesso gruppo dirigente del partito, già lacerato da forti contrasti interni e, sotto la direzione di Bordiga, molto restio a seguire le direttive dell'Internazionale che arriva a sostituirlo d'autorità alla direzione del partito con Gramsci, l'uomo del 'dialogo'. Gramsci attuerà quella politica centrista voluta dall'Internazionale ormai stalinizzata e volta non più a portare avanti gli interessi della rivoluzione proletaria internazionale, quanto piuttosto a difendere gli interessi interni dello stato russo. A febbraio del '24 esce il primo numero de 'L'Unità' e a maggio Gramsci viene eletto deputato in Veneto e gode pertanto dell'immunità parlamentare. Nonostante ciò viene comunque arrestato nel 1926. Il lungo periodo di prigionia a cui verrà sottoposto lo allontanò dalla politica attiva e lo costrinse ad occuparsi, dal carcere, di questioni per lo più storiche e filosofiche (incentrate per lo più sullo studio dell'importanza del ruolo dell' "intellettuale"). Per questo motivo non si hanno elementi certi sul suo rapporto con lo stalinismo e con l'Opposizione di sinistra. Certo è che inizialmente si oppose a questa ed a Bordiga, ogni tanto però rispuntano documenti che comproverebbero un suo cambiamento di rotta nei rapporti con l'originario leader dei comunisti italiani.Grazie all'attività a Roma di Tatiana Schucht, sorella della moglie Giulia, viene organizzato dagli antifascisti un Comitato internazionale per la salvezza di Gramsci. Nonostante le forti pressioni, il governo fascista gli concede solo il trasferimento al carcere-ospedale di Formia e poi alla clinica Quisisana di Roma, dove Gramsci muore il 27 aprile 1937.
Onorato Damen, suo compagno di partito ed in seguito fondatore del Partito Comunista Internazionalista, non manca (come altri marxisti) di ritrovare in egli una visione troppo idealista (quindi non materialista e non marxista) e, soprattutto, pur lodando i sui pregi morali e umani di Gramsci, Damen non manca di rilevare come ciò "non salva Gramsci dalle precise accuse di aver aggiogato il Partito alle esigenze non di una autentica Internazionale rivoluzionaria, ma a quelle di una politica contingente dello Stato russo, anche se operaio".
Grave Jean (1854-1939)
socialista piccolo-borghese francese, uno dei teorici dell'anarchismo. All'inizio del XX secolo occupò posizioni inarco-sindacaliste, durante il conflitto mondiale fu socialsciovinista.
Greulich Hermann (1842-1925)
uno dei fondatori del Partito socialdemocratico svizzero, capo della sua ala destra. Durante il conflitto mondiale assunse posizioni socialscioviniste e a Zimmerwald si schiero contro l'ala sinistra.
Grandin Victor (1797-1849),
Industriale e uomo politico conservatore francese; membro della Camera dei deputati dal 1839 al 1848 e deputato ultrareazionario all'Assemblea nazionale costituente e a quella legislativa nel 1848-1849.
Granier de Cassagnac Bernard-Adolphe (1806-1880),
Giornalista e uomo politico francese, prima orleanista, poi bonapartista; deputato dal 1852 al 1870.
Grimm Robert (1881-1958)
giornalista socialdemocratico svizzero, deputato al Parlamento nazionale, fu una figura di primo piano nel movimento operaio svizzero. Durante la prima guerra mondiale assunse posizioni critiche nei confronti della socialdemocrazia francese e tedesca e si legò all'ala sinistra dell'SPD. Fu tra i primi ad impegnarsi nella riorganizzazione delle forze di sinistra dei vari partiti socialdemocatici dopo la capitolazione al socialpatriottismo del 1914. Prese parte all'organizzazione della Conferenza di Zimmerwald e fu tra i fondatori dell'Internazionale due e mezzo.
Grossman G. A. (1863 - )
menscevico, avversario della Rivoluzione d'Ottobre. Nel 1919 a Odessa prese parte alla pubblicazione della rivista menscevica Griadusci Dien, di ispirazione antisovietica, in seguito emigrò.
Groves, Reg (1908 - ),
comunista inglese, espulso dal CPGB nel 1932 con l'accusa di trotskysmo.
Grün Karl (1813-1887)
scrittore; dal 1842 fu redattore del giornale radical-borghese Mannheimer Abendzeitung. Dopo il 1844 divenne uno degli esponenti più rappresentativi del 'vero socialismo'.
Engels, nel poscritto della sua traduzione tedesca del libro di Fourier Frammenti di commercio, scrisse a proposito del 'vero socialismo': "Un po' di 'umanitarismo', come ciò è stato recentemente qualificato, un po' di 'realizzazione' di questo umanitarismo, un pizzico di proprietà, presa da Proudhon – di terza o quarta mano – qualche lamentela a proposito del proletariato; un po' di organizzazione lavorativa, miserabili associazioni per il miglioramento della condizione delle classi popolari più basse, il tutto combinato con una sconfinata ignoranza riguardo l'economia politica e il funzionamento dell'attuale società – questo è tutto, con, per di più, quell' 'assoluta pacatezza di pensiero' che svuota fin l'ultima goccia di sangue, l'ultima traccia di energia e di elasticità'.
E nel suo Ludwig Feuerbach Engels ha scritto: "Ma ciò che non dovremmo scordare era che proprio a queste due mancanze di Feuerbach [la 'bella scrittura posta in ampolloso stile' e la 'smodata glorificazione dell' 'amore'] il 'vero socialismo', che iniziò ad espandersi come un flagello per tutta la Germania 'educata' dal 1844 in poi, si attaccò, sostituendo con frasi letterate la conoscenza scientifica e con la liberazione dell'umanità per mezzo dell' 'amore' l'emancipazione del proletariato per mezzo di trasformazioni del modo di produzione. In breve si perse nel disgustoso frasario letterario e nel soffocante sentimentalismo di cui Karl Grün fu il prototipo."
Guckov Alexander Ivanovich (1862-1936)
grande capitalista russo, organizzatore e leader del Partito ottobrista; durante la prima guerra mondiale assunse posizioni social-sciviniste ed in seguito alla rivoluzione del febbraio-marzo 1917, assunse la carica di ministro dell'esercito e della marina nel Governo provvisorio per poi schierarsi contro di questo nell'agosto del '17, appoggiando le ribellioni di Kornilov. A seguito della rivoluzione d'ottobre lottò contro il potere sovietico.
Guesde Jules (1845-1922)
leader marxista del movimento proletario francese; dal 1877 pubblicò il giornale socialista Égalité. Nel 1879-80, con Lafargue e altri fondò il Parti ouvrier, i cui punti principali del programma furono formulati con l'aiuto di Marx. Negli anni '80 e '90 dell'ottocento Guesde guidò la battaglia diretta contro i Possibilisti prima e contro il Millerandismo [ovvero l'entrata dei socialisti nei governi borghesi] poi; negli anni '90 iniziò però ad assumere posizioni di carattere riformista e patriottico. Più tardi divenne uno dei leader centristi della II Internazionale, assunse posizioni socil-patriottiche durante la prima guerra mondiale e accettò incarichi governativi.
Guest Haden Leslie (1877-1960)
medico laburista di estrema destra; lavorò per lo più nel sistema sanitario pubblico scolastico e (sempre come medico) nella guerra Boera e in quella mondiale. Fu un membro attivo del Labour Party, del quale fu segretario delegato nel 1920 in Russia, schierandosi in seguito su posizioni nettamente anti-sovietiche. Fu membro del Parlamento inglese dal 1923 al 1927 e si oppose allo Sciopero generale del '26. Venne espulso l'anno seguente dal Partito Laburista per non aver sostenuto l'opposizione del partito all'invio di truppe inglesi contro i rivoluzionari cinesi. Tentò di farsi rieleggere, senza successo, col supporto dei Conservatori (nella cui schiera entrò ufficialmente a far parte nel 1928). Nonostante questi suoi trascorsi, riuscì successivamente a farsi riammettere nel Labour Party, col quale riprese quella carriera di parlamentare che lo porterà nel 1950 ad entrare nella Camera dei Lords.
Guevara, Ernesto detto 'Che' (1928-1967)
rivoluzionario argentino, protagonista della presa del potere di Castro a Cuba contgro il dittatore Batista. Si definiva marxista, ma le sue concezioni in proposito erano viziate dallo stalinismo all'epoca imperante. Coerente assertore delle tesi terzomondiste, morto ammazzato.
Guglielmo I (1797-1888),
Principe di Prussia, principe reggente dal 1858 al 1861, re di Prussia dal 1861 al 1888, imperatore tedesco dal 1871 al 1888.
Guilbeaux Henri (1885-1938)
giornalista francese, socialista. Centrista all'epoca della prima guerra mondiale, pubblicò la rivista pacifista Demain. Nel 1916 partecipò alla conferenza di Kienthal. Fu delegato al II congresso del Komintern in rappresentanza del Partito socialista francese.
Gukovski I. E. (1871-1921)
bolscevico russo, dopo la Rivoluzione d'Ottobre fu Commissario del popolo alle finanze; negli anni 1919-20 rappresentante plenipotenziario della RSFSR in Estonia.
Guizot, François (1787-1874),
importante storico di origine protestante, consigliere di Stato e membro dell'opposizione borghese sotto la Restaurazione. Fu uno dei capi della Rivoluzione di luglio del 1830, dopodiché fu più volte ministro dell'istruzione e degli interni. Dal 1840 al 1848 ministro degli esteri nel gabinetto Soult, di cui fu però il capo. Nel 1847 presidente del consiglio. Assertore di un liberalismo moderato, il cosiddetto "giusto mezzo", rappresentò alla camera le posizioni dell'aristocrazia finanziaria. La rivoluzione di febbraio lo allontanò dalla vita politica attiva.
Gulkevic E. N. (1865 - )
diplomatico zarista, alla vigilia ella rivoluzione di febbraio era inviato straordinario in Norvegia, nel 1919 inviato di Kolciak in Svezia.
Gurvich F. (pseudonimo Dan Fyodor) (1871-1947)
scrittore russo menscevico; social-sciovinista durante la prima guerra mondiale. Dopo la rivoluzione del febbraio '17 divenne membro del Comitato esecutivo del Soviet di Pietrogrado, appoggiando il Governo provvisorio. Accanito anti-bolscevico, Dan fu espulso dalla Russia nel 1922 per il suo agire controrivoluzionario.
Gusev Sergei (1874-1933)
Dopo la rivoluzione del 1905 "si ritirò per dieci anni a vita civile" Trotsky, La mia vita, "ma, come molti altri, tornò a impegnarsi all'epoca della rivoluzione del 1917. Successivamente io e Lenin lo rimuovemmo dal lavoro militare a causa di alcuni piccoli intrighi, e lui venne subito raccolto da Stalin. Oggi la sua speciale vocazione è principalmente quella di falsificare la storia della guerra civile, cosa per fare la quale l'unico titolo di cui dispone è il suo indifferente cinismo. Come gli altri della scuola staliniana, egli non guarda mai indietro a ciò che ha scritto o detto in precedenza. All'inizio del 1924, quando la battaglia contro di me era già abbastanza aperta, Gusev giocò il suo ruolo di impassibile calunniatore. Ma la memoria di quei giorni a Sviyazhsk, malgrado i sei anni ch'erano passati da allora, era ancora troppo fresca, ed agiva da freno persino su di lui. Ecco cosa disse allora a Kazan: 'L'arrivo del compagno Trotsky portò un cambio decisivo della situazione. Dal treno del compagno Trotsky arrivò, nell'oscura stazione di Sviyazhsk, una ferma volontà di vittoria, un nuovo senso di iniziativa ed una risoluta e rinvigorente pressione su tutte le fasi del lavoro militare. […] E così, durante i venticinque giorni che il compagno Trotsky spese a Sviyazhsk, venne portata avanti un'immensa mole di lavoro, col risultato che le disorganizzate e demoralizzate unità della Quinta armata si trasformarono nelle unità di combattimento che in seguito ripresero Kazan'."
Gvodzev K. A. (1883 - ?)
menscevico-liquidatore; durante la prima guerra mondiale assunse un atteggiamento social-sciovinista e ricoperse il ruolo di presidente del gruppo operaio del Comitato Centrale dell'industria di guerra. Dopo la rivoluzione di febbraio fu membro dell'Esecutivo del Soviet di Pietrogrado, vice-ministro e poi ministro del lavoro nel Governo Provvisorio borghese.
Ultima modifica 25.06.2001