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Falloux, Fréderic Alfred Pierre de (1811-1886),
storico clericale e legittimista. Sebbene recalcitrante, partecipò al gabinetto Barrot in qualità di ministro dell'istruzione. Egli fu spinto a ciò dalle insistenze degli ambienti ecclesiastici e dalla garanzia, fornitagli dal Thiers, che il "partito dell'ordine" avrebbe appoggiato una legge favorevole alle scuole clericali, votava poi dalla Legislativa nel 1850. Egli fu, nel governo, il più acceso sostenitore della spedizione contro la Repubblica romana e della restaurazione del papa nella pienezza del suo tradizionale potere autocratico. Successivamente ostile a L. Napoleone, si ritirò a vita privata dopo il colpo di stato
Farga y Pellicer, Rafael, (1840-1890)
membro dell'Internazionale bakuniniana, tipografo e giornalista spagnolo.
Faucher, Léon (1803-1854),
uomo politico ed economista liberoscambista. Fu deputato d'opposizione sotto Luigi Filippo e partecipò all'agitazione dei banchetti; aderì poi alla repubblica e fu fra i deputati del "partito dell'ordine", alla Costituente e alla Legislativa. Dopo il 10 dicembre fu ministro dei lavori pubblici e degli interni. Egli svolse una politica di provocazione e di repressone poliziesca nei confronti della sinistra. Abbandonò la politica dopo il colpo di stato.
Faure Paul (1878-1960)
militante del Partito socialista (allora Partito operaio) sin dal 1901; redattore capo del Populaire dal 1918. Nel 1920 divenne segretario della SFIO (carica che mantenne fino al 1940) e, insieme a J. Longuet, capeggiò il comitato per la ricostituzione della II Internazionale. Si pronunciò contro l'unità d'azione dei partiti comunista e socialista, partecipò poi a vari gabinetti del fronte popolare. Dopo la liberazione della Francia nel 1944 venne espulso dal ricostituito partito socialista.
Favand Étienne-Edouard-Charles-Eugène (1793-1854),
Uomo politico francese, durante la II Repubblica montagnardo, deputato all'Assemblea nazionale costituente e a quella legislativa.
Febre Henri
giornalista del Journal du peuple. La III Internazionale ne chiese l'espulsione nel maggio '22.
Federico II (il Grande) (1712-1786),
Re di Prussia dal 1740 al 1786.
Felix, vedi Mazliak Michiel
Ferri Enrico (1856-1929)
penalista e uomo politico, fu esponente dell'estrema sinistra del Partito socialista (capeggiando la corrente 'integralista'), poi aderì al fascismo.
Feuerbach Ludwig (1804-1872)
'Giovane Hegeliano' tedesco; portatore di un'impostazione materialista in opposizione all'idealismo hegeliano, che nella sua essenza è fondamentalmente religioso. Nel suo rifiuto della religione e dell'idealismo, Feuerbach enfatizzò la puramente 'biologica' natura dell'uomo. Per quanto nella sua visione della storia egli rimase fondamentalmente un idealista, la sua critica dell'idealismo hegeliano sta alla base dei lavori di Marx ed Engels. Due anni prima di morì egli si unì al Partito socialdemocratico tedesco fondato da Marx, restando però politicamente inattivo.
Tra i suoi scritti vi è L'Essenza del Cristianesimo (1841), del quale Engels scrisse: 'chiunque abbia sperimentato i liberatori effetti di questo libro può farsene un'idea. L'entusiasmo che ne scaturì fu generale, tutti diventammo immediatamente Feuerbachiani.'
Vedi, tra gli altri scritti in cui si tratta di Feurbach: Tesi su Feuerbach; e L'Ideologia tedesca di Marx e Ludwig Feuerbach e la fine della filosofia classica tedesca di Engels.
Fischer Louis (1896-1970)
giornalista americano e corrispondente dall'Europa, durante i processi di Mosca prese le difese dello stalinismo.
Fischer Oskar vedi Otto Schussler
Fischer Richard (1855-1926)
socialdemocratico tedesco, segretario del partito dal 1893. durante la guerra mondiale si schierò col centro destra di Ebert e Schiedemnann. Espulse dal Vorwärts (da lui diretto) elementi internazionalisti pacifisti. Fu membro dell'Assemblea Nazionale nel '19-'20 e dal '20 in poi del Reichstag.
Fischer Ruth (1895-1961)
esponente dell'ala 'sinistra' del KPD, fu espulsa dal partito e partecipò alla fondazione del Leninbund con Maslow e Urbahns.
Flerovsky Vassili Vassilyevitch (1829-1918)
pubblicista russo populista. Nel 1862, per aver protestato contro le azioni del Governo, si attirò rappresaglie e fu confinato dapprima ad Astrakhan, poi in Siberia (Kuznezk, distretto di Tomsk) ed infine nel nord della Russia europea (Vologda, Tver). Negli anni ottanta fuggi all'estero. Tra i suoi scritti ricordiamo La condizione del proletariato russo, pubblicato nel 1869.
Flocon Ferdinand (1800-1866), Flotte Paul Louis de(1817-1860) Foch Ferdinand (1851-1929) Foefilaktov A. E. Fortunato Giustino (1848-1932) Foster William Z. (1881-1961) Fouché Joseph (1759-1820), Fould, Achille (1800-1867) Fouquier-Tinville Antoine-Quentin (1746-1795), Fourier Francois Charles (1772-1837) France Anatole (pseudonimo di Thibaut Jacuqes Anatole) (1844-1924) Franchetti Leopoldo (1847-1917) Frank Pierre Frankel Jan Franckel Leo (1844-1896) Fraser Clara (1923-1998) Freeman Edward Augustus (1823-1892) Freiligrath Ferndinand (1810-1876) Frey Josef (1882-1957) Fromm, Erich (1900-1980) Frossard Luois-Oliver Frot Eugène (1883 - ) Frumkin M. I., vedi Ghermanov L.
Fundaminski I. I., vedi Bunakov I.
Ultima modifica 26.06.2001
Pubblicista e uomo politico francese, democratico; direttore del giornale "La Réforme" nel 1848 membro del governo provvisorio.
ufficiale di marina, amico di Blanqui. Aveva preso parte alla manifestazione del 15 maggio e poi all'insurrezione di giugno 1848 (per la quale aveva subìto la deportazione). Dopo il colpo di stato riparò all'estero. Organizzò successivamente un corpo di volontari francesi che nel 1860 lottarono a fianco di Garibaldi; in mezzo a questi cadde combattendo nell'agosto del 1860 a Solano (Calabria).
maresciallo francese. Comandante delle truppe francesi all'epoca della prima guerra mondiale, in seguito capo dello Stato Maggiore generale della Francia, comandante in capo delle forze armate dell'Intesa. Negli anni 1918-1920 fu uno degli organizzatori dell'intervento armato contro la Russia sovietica; uno degli autori del trattato di Versailles.
socialista-rivoluzionario di sinistra, nel novembre '17 fu deputato al congresso straordinario dei Soviet dei deputati contadini, dove venne eletto al collegio del Commissariato del popolo all'agricoltura.
scrittore e uomo politico di destra, fece parte del gruppo Sonnino al Senato. Identificò le cause del sottosviluppo meridionale nella povertà naturale della terra, contrapponendosi alla tradizione che accusava l'inettitudine della popolazione del Mezzogiorno. Avversò il fascismo, senza però mai subire violenze da parte del regime.
membro del Partito socialista americano, sindacalista, nel 1919 leader degli scioperi delle acciaierie, nello stesso anno leader fondatore del Partito comunista americano e nel secondo dopoguerra suo presidente.
Durante la rivoluzione francese giacobino, sotto Napoleone ministro di polizia.
banchiere, deputato ministeriale nel 1847, dopo la rivoluzione dei '48 si accostò alla repubblica e fu deputato alla Costituente. Partecipò al colpo di stato di L. Napoleone e fu uno degli uomini più influenti sotto il Secondo Impero. Il ministero delle finanze a Fould significava la restaurazione dell'aristocrazia finanziaria e della Borsa, deposte dalla rivoluzione di febbraio.
Pubblico ministero del tribunale rivoluzionario durante la rivoluzione francese.
utopista francese, critico nei confronti del ordine sociale borghese.
Questo è il giudizio che Engels ne dà nell'Anti-Dühring (parte III, cap. 1):
'[...] in Fourier troviamo una critica delle vigenti condizioni sociali, ricca di uno spirito schiettamente francese, ma non perciò meno profondamente penetrante. Fourier prende in parola la borghesia, i suoi ispirati profeti prerivoluzionari e i suoi interessati apologeti post-rivoluzionari. Egli svela spietatamente la misère materiale e morale del mondo borghese e le contrappone tanto le splendide promesse degli illuministi di una società in cui dominerà la ragione, di una civiltà che darà ogni felicità e di una perfettibilità umana illimitata, quanto l'ipocrita fraseologia degli ideologi borghesi contemporanei, dimostrando come, dovunque, alla frase più altisonante corrisponda la realtà più miserevole, e coprendo di beffe mordaci questo irrimediabile fiasco delle frasi. Fourier non è solo un critico; la sua natura perennemente gaia ne fa un satirico e proprio uno dei più grandi satirici di tutti i tempi. La speculazione e la frode che fiorirono col tramonto della rivoluzione, nonché la generale grettezza bottegaia del commercio francese di allora, vengono descritte da lui con uno spirito pari alla sua maestria. Ancora più magistrale è la sua critica della forma borghese dei rapporti sessuali e della posizione della donna nella società borghese. Egli dichiara per la prima volta che, in una data società, il grado di emancipazione della donna è la misura naturale dell'emancipazione generale. Ma dove Fourier appare più grande è nella sua concezione della storia della società. Egli [...] dimostra che l''ordinamento civile eleva ognuno di quei vizi, che la barbarie pratica in una maniera semplice, ad un modo di essere complesso, a doppio senso, ambiguo e ipocrita', che la civiltà si muove in un 'circolo vizioso', in contraddizioni che continuamente riproduce senza poterle superare, cosicché essa raggiunge sempre il contrario di ciò che essa vuol raggiungere o che dà a vedere di voler raggiungere. Cosicché, per es., 'nella civiltà la povertà sorge dalla stessa abbondanza'. Fourier, come si vede, maneggia la dialettica con la stessa maestria del suo contemporaneo Hegel. Con pari dialettica egli, di fronte alle chiacchiere sull'infinita perfettibilità umana, mette in rilievo il fatto che ogni fase storica ha il suo ramo ascendente, ma ha anche il suo ramo discendente'.
grande scrittore francese. Assertore della democrazia, avversario dello sciovinismo e del militarismo. Nel 1917 salutò la Rivoluzione socialista d'Ottobre. Negli ultimi anni della sua vita aderì, per le sue convinzioni, ai comunisti; collaborò al giornale L'Humanité.
di tendenze conservatrici-illuminate, lavorò molto col Sonnino alla soluzione dei problemi economici della Giovane Italia e soprattutto del Mezzogiorno. Fu tra i promotori dell'attività coloniale italiana.
ingegnere chimico di origine russa aveva aderito al PCF nel '24 ed era diventato uno dei dirigenti sindacali della CGTU nel settore chimico. Aveva aderito nel '27 all'OSI ed era stato tra i firmatari del manifesto de La Verité nell'agosto del '29. Legato politicamente a Molinier, era uno dei dirigenti dell''ala marxista' che aveva assunto la direzione della Ligue nel '31 dopo essersi a lungo scontrata con la direzione di Rosmer. In quel periodo Frank era entrato nel SI e l'anno successivo sarebbe stato segretario di Trotsky a Prinkipo.
oppositore ceco dal 1927, divenne membro del segretariato e guardia di Trotsky nel 1929.
socialista ungherese, gioielliere. Visse in Francia dalla fine degli anni '60 dove fu tra i fondatori della sezione di Lione dell'Internazionale socialista e tra i leader della Comune, nella quale fu Ministro del lavoro; nell'ambito di questa funzione chiese a marx di redigere le leggi per la protezione del lavoro. Dopo il crollo della Comune Franckel si trasferì a Londra, dove fu Segretario per gli ungheresi nel Consiglio Generale. Successivamente svolse un ruolo fortemente attivo nei movimenti proletari tedesco e ungherese; dopo il 1889 tornò a stabilirsi in Francia. È tra I fondatori del Partito socialdemocratico ungherese.
socialista, femminista, attivista radicale e organizzatrice di Trade Union americana. Fondatrice e leader (nel 1965) del Freedom Socialist Party, (che si staccò dal Socialist Workers Party), e del Radical Women (1967). Autrice di numerosi articoli e del libro Rivoluzione, lei scrisse.
storico inglese, professore a Oxford, scrisse tra l'altro una History of thè Norman Conquest of England (Storia della conquista normanna dell'Inghilterra), 1867-79 e una History of Federal Government in Greece (Storia del governo federale in Grecia), 1863. Le sue opere erano ispirate da un interesse quasi esclusivo per le istituzioni politiche, da una pronunciata ideologia liberale e da una simpatia unilaterale per i popoli germanici.
poeta romantico tedesco e membro della Lega dei Comunisti fino agli anni '50; nel periodo 1848-49 fu redattore della Neue Rheinische Zeitung.
fondatore del Partito comunista austriaco, fu espulso nel 1927 in quanto leader dei gruppi di opposizione di sinistra.
psicologo e filosofo tedesco che indagò l'interazione tra psicologia e società; applicando i principi della psicanalisi Fromm credeva possibile per il genere umano la creazione di una psicologicamente bilanciata 'società sana'. Per lui la personalità individuale era un prodotto tanto biologico quanto culturale.
Nel 1933 agli abbandonò la Germania nazista per trasferirsi negli USA.
socialdemocratico pacifista durante il conflitto mondiale, divenne nel '14 segretario generale del Partito socialista francese (SFIO). Si reca a Mosca nel '20; al suo ritorno dà battaglia per l'adesione all'Internazionale. Dopo la scissione di Tours è segretario generale del PCF, ma non è d'accordo sull'accettazione delle 21 condizioni di adesione all'IC e si dimette dalla carica all'inizio del '23. Esce dal partito e ritorna nella SFIO.
membro del partito socialista francese, centrista; all'inizio del 1920 entrò a far parte del comitato per la ricostituzione della II Internazionale.